Consiglio di Istituto

Il Consiglio di Istituto è l'organo di governo della scuola, fatte salve le competenze specifiche del Dirigente scolastico, del Collegio Docenti, dei Consigli di Classe, come previsto dall'art. 6 del D.P.R. 416/1974.

Tipologia

Organo collegiale

Cosa fa

Ha potere deliberativo sui seguenti argomenti:

  • delibera del bilancio preventivo e del conto consuntivo;
  • disposizione circa l'impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento didattico e amministrativo dell'Istituto e di eventuali forme di autofinanziamento;
  • adozione del Regolamento Interno di Istituto e delle Relazioni annuali dell’attività svolta;
  • acquisto, manutenzione e rinnovo delle attrezzature scientifiche, didattiche e di quanto funzionale all'attività scolastica;
  • formulazione dei criteri per la programmazione di attività curricolari ed extracurricolari (progetti, corsi di recupero e sostegno, visite di istruzione, ecc.);
  • formulazione dei criteri per l'uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

Altri componenti

Consiglio d’Istituto:

  • Presidente:  Ing. Gaetano Valenti
  • Vicepresidente: Sig.ra Vincenza Fiorillo
  • Segretario: Sig. Biagio Iannicelli
  • Dirigente scolastico Dott. Giovanni Fornataro

Componente docenti

  • Prof.ssa Vincenza Arena
  • Prof.ssa Gabriella del Giudice
  • Prof.ssa Gloria Gaudino
  • Prof.ssa Patrizia Ingenito
  • Prof.ssa Francesca Manduca
  • Prof.ssa Vincenza Perticone
  • Prof.ssa Gabriella Pisano
  • Prof.ssa Carolina Schiano

Componente ATA

  • Sig. Antonio Varone
  • Sig.ra Maddalena Tufano

Componente genitori

  • Sig. Gianluca Basile
  • Sig.ra Vania Boccia
  • Sig.ra Flora Cimmino
  • Sig.ra Sofia Damasco
  • Sig.ra Katia Di Maro
  • Sig.ra Vincenza Fiorillo
  • Sig. Biagio Iannicelli
  • Sig. Gaetano Valenti

Telefono struttura

Tel: 081 5098560 Fax: 081 3340448

Email struttura

namm297002@istruzione.it

Info

L'art. 33 del Decreto Interministeriale 44/2001 disciplina gli interventi del Consiglio di istituto nell'attività negoziale delle Istituzioni Scolastiche:

1. Il Consiglio di istituto delibera in ordine:

a) alla accettazione e alla rinuncia di legati, eredità e donazioni;

b) alla costituzione o compartecipazione a fondazioni; all'istituzione o compartecipazione a borse di studio;

c) all'accensione di mutui e in genere ai contratti di durata pluriennale;

d) ai contratti di alienazione, trasferimento, costituzione, modificazione di diritti reali su beni immobili appartenenti alla istituzione scolastica, previa verifica, in caso di alienazione di beni pervenuti per effetto di successioni a causa di morte e donazioni, della mancanza di condizioni ostative o disposizioni modali che ostino alla dismissione del bene;

e) all'adesione a reti di scuole e consorzi;

f) all'utilizzazione economica delle opere dell'ingegno;

g) alla partecipazione della scuola ad iniziative che comportino il coinvolgimento di agenzie, enti, università, soggetti pubblici o privati;

h) all'eventuale individuazione del superiore limite di spesa di cui all'articolo 34, comma 1;

i) all'acquisto di immobili.

2. Al Consiglio di istituto spettano le deliberazioni relative alla determinazione dei criteri e dei limiti per lo svolgimento, da parte del dirigente, delle seguenti attività negoziali:

a) contratti di sponsorizzazione;

b) contratti di locazione di immobili;

c) utilizzazione di locali, beni o siti informatici, appartenenti alla istituzione scolastica, da parte di soggetti terzi;

d) convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per conto terzi;

e) alienazione di beni e servizi prodotti nell'esercizio di attività didattiche o programmate a favore di terzi;

f) acquisto ed alienazione di titoli di Stato;

g) contratti di prestazione d'opera con esperti per particolari attività ed insegnamenti;

h) partecipazione a progetti internazionali.

3. Nei casi specificamente individuati dal comma 1, l'attività negoziale è subordinata alla previa deliberazione del Consiglio di istituto. In tali casi, il dirigente non può inoltre recedere, rinunciare o transigere se non previamente autorizzato dal Consiglio di istituto. In tutti gli altri casi, il dirigente ha il potere di recedere, rinunciare e transigere, qualora lo richieda l'interesse dell'istituzione scolastica.

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