AZIONI DELLA SCUOLA PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA

  • ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L'INCLUSIONE SCOLASTICA

Inclusione

Punti di forza

La scuola realizza ed ha realizzato negli anni scolastici precedenti attività e progetti finalizzati a favorire l'inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari. Durante l'anno scolastico 2014-15 sono stati definiti con puntualità, ad opera del gruppo di lavoro per l'inclusione, i criteri per la rilevazione degli alunni con bisogni educativi speciali della classe per i quali si redige un PDP, una griglia di osservazione per l'individuazione degli alunni con B.E.S., le procedure da mettere in atto e la modulistica necessaria per la definizione del Piano Didattico Personalizzato. Alla formulazione dei Piani Educativi Individualizzati partecipano tutti gli insegnanti del C.d.C. e il raggiungimento degli obiettivi viene monitorato e aggiornato con regolaritaà, per la maggior parte dei casi. La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia, mediante corsi extra-curricolari di L2.  Questi interventi riescono in parte a favorire il successo scolastico degli studenti stranieri. La scuola realizza attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversità, mediante i progetti curricolari già evidenziati nella sezione relativa alla progettazione e attraverso la partecipazione ai progetti internazionali extracurricolari Erasmus Plus e E-twinnings. La ricaduta di questi interventi sulla qualità dei rapporti tra gli studenti è molto positiva.

Punti di debolezza 

Non tutti gli insegnanti curricolari utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva, le quali sono ancora in una fase iniziale di applicazione. E' sentita da parte dei docenti una forte necessità di formazione e autoformazione in merito alle didattiche che favoriscono l'inclusività, a cui la scuola risponde incoraggiando la partecipazione a corsi organizzati dai CTS o dai CTI.

Recupero e potenziamento

Punti di forza

Nella nostra scuola esiste una platea scolastica bi-polarizzata, costituita cioè da alunni provenienti da contesti socio-culturali deprivati, che presentano maggiori difficoltà di apprendimento e al contempo alunni molto motivati allo studio provenienti da famiglie con alto grado di istruzione. Nella maggior parte dei casi la composizione delle classi viene organizzata per favorire l'eterogeneità, in modo da poter favorire l'apprendimento di tutti gli studenti, in base alle potenzialità. Spesso le attività vengono organizzate per gruppi di livello. Per gli studenti che necessitano di recupero la didattica viene organizzata mediante attività mirate al miglioramento della partecipazione alla vita di classe e all'acquisizione di un metodo di lavoro più organizzato e con esercitazioni guidate e personalizzate. Per gli studenti che devono consolidare la loro preparazione le attività sono mirate a consolidare le capacità di comprensione, di comunicazione e le abilità logiche, oltre a migliorare lo spirito di cooperazione, mentre per gli studenti più motivati le attività sono finalizzate al perfezionamento del metodo di studio e di lavoro, e all'approfondimento degli argomenti di studio. La partecipazione a Concorsi letterari, matematici ,artistici, musicali è aperta a tutti gli studenti, e non solo agli studenti 'più bravi' Le strategie per il recupero, il consolidamento e il potenziamento sono definite e condivise da tutte le classi della scuola.

Punti di debolezza

La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi degli studenti è adeguatamente strutturata a livello di scuola, ma andrebbe migliorata a livello delle singole classi, soprattutto per gli studenti con bisogni educativi speciali. I corsi di recupero pomeridiani non sono presenti con regolarità e vengono finanziati solo occasionalmente con contributi esterni.

  • DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI):

  • Il Dirigente Scolastico - promuove iniziative finalizzate all’inclusione; - esplicita criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti; - cura i contatti con i vari soggetti coinvolti nell’azione didattico-educativa, interni ed esterni all’Istituto;
  • Il Gruppo GLI - raccoglie le informazioni relative agli alunni con BES rilevate dai C.d.c.; - rileva, monitora e valuta il livello di inclusività dell’Istituto; - coordina la stesura e l’applicazione di programmi di lavoro (PEI e PDP); - supporta i consigli di classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche inclusive; - collabora alla continuità nei percorsi didattici; - esplicita nel POF un concreto impegno programmatico per l’inclusione (aggiornamento annuale del PAI); - elabora una proposta di piano annuale per l’inclusione da redigere al termine di ogni anno scolastico, esplicitando nel PTOF un concreto impegno programmatico;
  • La Sottocommissione per l’inclusione - formula proposte di lavoro per il GLI; - elabora le linee guida del PAI; - raccoglie i piani di lavoro relativi (PDP);
  • I Consigli di classe - individuano i casi in cui siano necessari ed opportuni interventi didattico-educativi personalizzati ed eventualmente misure compensative e dispensative; - rilevano tutte le certificazioni; - redigono e applicano i PEI e i PDP; - collaborano con le famiglie e con il territorio;
  • Il Collegio Docenti - delibera il PAI ( mese di giugno) su proposta del GLI;
  • I Docenti curricolari - aderiscono ad azioni di formazione e/o prevenzione concordate anche a livello territoriale;
  • La ASL - Prende in carico, su richiesta dei genitori, gli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo, globali e specifici, comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici; - Assume, attraverso la schede di segnalazione, compilate dai docenti, informazioni preliminari utili ad orientare la valutazione e ad individuare eventuali situazioni di urgenza; - Compila, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elabora profili di funzionamento; - Risponde agli adempimenti previsti dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e all'inclusione scolastica; - Fornisce, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, la consulenza ai docenti degli alunni segnalati sulla base dei risultati della valutazione; - Elabora la modulistica, aggiornata alla legislazione vigente, per le diverse tipologie di disturbi; - Fornisce supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia. 
  • Il servizio sociale - Riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile a incontrare la famiglia, o a scuola presso la sede del

    servizio; - Su richiesta della famiglia, valuta la possibilità di attivare tutti gli strumenti disponibili a sostegno della genitorialità in continuo coordinamento con la scuola; - attiva la procedura per l’eventuale assegnazione di AEC, qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia; - Attiva autonomamente o su segnalazione della scuola le procedure previste, qualora la famiglia dimostri una particolare resistenza o emergano elementi che possano far supporre l'esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria; 

  • Altre risorse - Possono essere attivate, in relazione a difficoltà specifiche, risorse territoriali (es. strutture sportive, doposcuola, educatori, ecc.) appartenenti all'associazionismo locale, al volontariato, al privato sociale, al comitato dei genitori, ecc.

    Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI:

    Il Dirigente Scolastico. Il Gruppo GLI. La Sottocommissione per l’inclusione. Il Collegio Docenti. I Docenti curricolari. La ASL. Il servizio sociale. Altre risorse attivate in relazione a difficoltà specifiche.

  • MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

Ruolo della famiglia:

Le famiglie sono coinvolte sia in fase di progettazione che di realizzazione degli interventi inclusivi attraverso: • la condivisione delle scelte effettuate; • il coinvolgimento nella redazione dei PDP e nelle attività del GLI; Le famiglie devono essere coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei propri figli anche come assunzione diretta di corresponsabilità educativa. I genitori verranno accolti ed ascoltati nel confronto con il docente coordinatore di classe e con il referente per i Bes per condividere interventi e strategie nella redazione del PDP.

Modalità di rapporto scuola-famiglia:Coinvolgimento in progetti di inclusione

RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE
Docenti di sostegno Partecipazione a GLI
Docenti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Docenti di sostegno Rapporti con famiglie
Docenti di sostegno Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori, ecc.)
Docenti curriculari

(Coordinatori di classe e simili)

Rapporti con le famiglie
Docenti curriculari

(Coordinatori di classe e simili)

Tutoraggio alunni
Docenti curriculari

(Coordinatori di classe e simili)

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva
Personale ATA Assistenza alunni disabili

RAPPORTI CON SOGGETTI ESTERNI
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per  l’inclusione territoriale Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per  l’inclusione territoriale Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Rapporti con privato sociale e volontariato Rapporti con le cooperative locali

  • VALUTAZIONE, CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO

Criteri e modalità per la valutazione

MONITORAGGIO DEL PDP - VERIFICA E VALUTAZIONE

Nel corso di attivazione del protocollo saranno effettuate verifiche dei singoli casi, della situazione globale e delle azioni attivate nella scuola per il sostegno all’apprendimento degli studenti con disturbi di apprendimento o altri bisogni educativi speciali. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, tengono conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove di esame, sono adottati gli strumenti compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Si riportano alcune indicazioni operative: 1. le verifiche hanno come oggetto obiettivi e contenuti ben specificati; 2. è opportuno compensare/integrare i compiti scritti ritenuti non adeguati con prove orali; 3. all’alunno è concesso l’uso di mediatori didattici (calcolatrice, vari ausili, tavole compensative, schemi e mappe concettuali) durante le prove scritte e orali; 5. per le materie in cui non sono obbligatorie prove scritte, è opportuno utilizzare verifiche orali programmate; 6. ove possibile fornire prove informatizzate; 7. è funzionale che i tempi e le modalità delle verifiche siano pianificati dal coordinatore di classe (possibilmente non più di una al giorno e più di tre alla settimana, tempi più lunghi o/e verifiche più brevi); 8. valutazione dei progressi in itinere.

Continuità e strategie di orientamento formativo e lavorativo:

In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola. La Commissione Formazione Classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e i bisogni educativi speciali. La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura. 

Approfondimento

I punti di forza dell’azione didattica volta al recupero degli svantaggi e all’integrazione

sono:

- Il coordinamento generale ad opera di due funzioni strumentali appositamente designate dal Collegio docenti.

- La continuità didattica assicurata non solo dai docenti titolari ma anche dai docenti incaricati, i quali annualmente scelgono di tornare nella scuola “Don S.Vitale” di cui sono ormai parte integrante.

- La realizzazione di proficue sinergie con ASL ed Enti locali.

ALLEGATI:

PAI -PIANO ANNUALE INCLUSIONE 2019-2020.pdf