Scuola, civili e militari alla Base N.A.T.O. di Lago Patria

Studenti della Scuola Media in visita alla sede NATO di Lago Patria – Giugliano (NA) Mentre a Londra si celebrano i 70 anni della N.A.T.O., studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, rappresentanti della “Don Salvatore Vitale” Giugliano (Napoli) e della “M. Beneventano” di Ottaviano (Napoli), hanno visitato la base di Lago Patria – Giugliano in Campania. Perché storicamente nasce la N.A.T.O.? L'alleanza militare North Atlantic Treaty Organization è stata fondata inizialmente da 12 paesi, oggi 29 ma in procinto di diventare 30. Nasce per contrastare quel blocco di Stati che si riunirà qualche anno dopo nel Patto di Varsavia …

Mentre a Londra si celebrano i 70 anni della N.A.T.O., studenti della Scuola Secondaria di Primo Grado, rappresentanti della “Don Salvatore Vitale” Giugliano (Napoli) e della “M. Beneventano” di Ottaviano (Napoli), hanno visitato la base di Lago Patria – Giugliano in Campania.

Perché storicamente nasce la N.A.T.O.?

L'alleanza militare North Atlantic Treaty Organization è stata fondata inizialmente da 12 paesi, oggi 29 ma in procinto di diventare 30.

Nasce per contrastare quel blocco di Stati che si riunirà qualche anno dopo nel Patto di Varsavia, ossia quell’alleanza militare orbitante nella sfera di influenza dell’URSS nell’immediato secondo dopoguerra, in piena Guerra Fredda.

Cosa ci si aspetta di trovare prima di entrare in questa struttura?

La prima cosa che passa per la mente sono le armi, veicoli corazzati e quant'altro, ma non è così. In realtà, oggi, la N.A.T.O. ha solo lo scopo di preservare la pace nel mondo. Il comando è distinto in due "rami": quello militare e quello civile.

I dipendenti di quest'ultimo non possono partecipare attivamente alle missioni ma svolgono altri importanti ruoli all'interno della struttura, con la premessa che abbiano alcuni requisiti.

Dal punto di vista professionale devono avere un titolo di studio, un'esperienza personale e la conoscenza delle lingue straniere, invece dal punto di vista attitudinale devono essere capaci di adattarsi, di essere tolleranti delle diversità culturali, flessibili e devono manifestare dedizione ed impegno.

 

I civili, per lavorare alla NATO devono conoscere diverse lingue, soprattutto l’inglese e il francese, e possono decidere di lavorare in diversi campi, come il giornalismo, salute e ambiente, trasporti, ingegneria civile.

Il col. Felice De Lucia parla della “Cyber Security”, spiegando di alcuni virus, che bloccando i computer, potrebbero bloccare l’economia di tanti Paesi, i rifornimenti energetici: se la tecnologia non riesce ad eliminarli, intervengono allora gruppi di specialisti.

Posta anche una domanda dai parte dei ragazzi intervenuti al Col. Felice De Lucia.

Come intervenite in caso di attacco?

«Per mantenere la pace, interveniamo in qualsiasi modo possibile, fino al più drastico, cioè con le armi».

I ragazzi sono rimasti molto entusiasti della visita di tutta la sede. Hanno potuto, infatti, vedere dalla sala conferenze alle strutture ricreative destinate al personale in servizio.

Tali visite sono molto importanti perché i ragazzi hanno potuto capire che per mantenere alta la sicurezza, mantenere ed attuare cambiamenti radicali di pace nel Mondo ci sono delle persone che lavorano in silenzio tutti giorni in strutture internazionali.

Visita alla base NATO