Scuola Viva di Quartiere - Tra musica, sport ed orientamento al futuro

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RAGAZZI DI QUARTIERE: UNA SCUOLA VIVA CONTRO L'EMERGENZA EDUCATIVA

GLI ALUNNI DELLA DON SALVATORE VITALE (E NON SOLO) TRA MUSICA, SPORT E ORIENTAMENTO

Quand’è che un ragazzo decide di abbandonare gli studi lasciando prematuramente la scuola?
Non esiste “un’ora X”, questa scelta è frutto di un lento e progressivo percorso di allontanamento, fatto di assenze e ritardi ripetuti, di insuccessi, di demotivazione e scarsa fiducia.
Per alcuni la scelta è anche legata alla necessità di sostenere economicamente la famiglia; oltre un milione di minori vive in povertà assoluta, cercando un lavoro, naturalmente irregolare. E’ alta la percentuale di alunni che, dopo il diploma della secondaria di primo grado, non prosegue gli studi e la cifra è più alta al Sud. Nella maggior parte dei casi la dispersione colpisce ragazzi che provengono da contesti familiari e sociali deprivati che portano alla “povertà educativa”, una dimensione della povertà minorile che ha il potere di bloccare sul nascere le possibilità dei bambini e degli adolescenti di apprendere e sviluppare i propri talenti e le proprie competenze.
Da queste premesse è nato il progetto “Scuola Viva di Quartiere”, che mira a favorire la riduzione dell’abbandono scolastico, l’ampliamento dell’offerta educativa nei territori a rischio e, quindi, il coinvolgimento degli studenti in condizioni di svantaggio.
L’Istituto “Don Salvatore Vitale” ha aderito alla rete tra dieci scuole dei comuni di Marano di Napoli e Giugliano in Campania (capofila l’Istituto Comprensivo Amanzio-Ranucci-Alfieri) dal titolo “Ragazzi di quartiere: una Scuola Viva contro l’emergenza educativa”. In tale contesto, sono operativi presso la nostra scuola tre moduli.
Crescere in BANDA” è iniziato durante il mese di ottobre ed ha come finalità la creazione di una formazione bandistica di quartiere, in partenariato con l’Accademia Cimarosa di Lago Patria. I ragazzi stanno imparando ad utilizzare strumenti come il clarinetto, il flauto, il sax e gli strumenti a percussione e c’è grande attesa nel vederli in azione quando, superata la fase delle lezioni di teoria musicale individuale, le lezioni di gruppo prepareranno alla rappresentazione finale. L’obiettivo è quello di diffondere la promozione della cultura musicale ma le docenti tutor del progetto, Gloria Gaudino e Vincenza Perticone, ci tengono ad evidenziare che questa esperienza si preoccuperà anche di svolgere un ruolo attivo nella comunicazione sociale poiché, affermano, migliorerà anche la capacità relazionale degli alunni coinvolti promuovendo, grazie al linguaggio musicale, la massima integrazione di tutti i soggetti interessati, anche quelli in situazioni di difficoltà con bisogni educativi speciali. “L’entusiasmo con cui gli alunni stanno affrontando questo impegno con serietà e motivazione producono emozioni piacevoli che facilitano l’apprendimento e l’insegnamento”, confermano le docenti.
L’entusiasmo con cui si affronta il proprio lavoro ne determina in larga parte i risultati, ed è proprio l’entusiasmo di Paola Corteccioni e Dario Bruno, docenti tutor dei moduli “RemiAMO al lago”, che stanno riscontrando un grande coinvolgimento da parte degli studenti, una parte dei quali provenienti dall’IC “San Rocco” di Marano, tra le scuole partner del progetto.
Il modulo è finalizzato al potenziamento delle discipline motorie, allo sviluppo del comportamento, ispirato ad uno stile di vita sano, al rafforzamento del lavoro di team, all’acquisizione di regole ed al riconoscimento delle proprie attitudini, per renderli punti di forza.
Scopo del laboratorio è quello di offrire il piacere di praticare un’attività sportiva di squadra che interagisce con l’ambiente naturale. Le ore previste sono destinate ad attività sportiva sul lago Patria, in cooperazione con l’associazione sportiva dilettantistica NESIS. Il modulo ha due fasi, una prima di avvicinamento allo sport del canottaggio con l’utilizzo del remoergometro, strumento propedeutico per l’apprendimento della tecnica di voga, ed una seconda, in cui gli studenti perfezioneranno la tecnica di voga a terra e in canoa con esercitazioni allo stadio del Remo sul lago Patria.
Grande partecipazione di ragazzi e ragazze, commentano i docenti, che ci tengono ad evidenziare in modo particolare il grande impegno delle ragazze che si allenano con qualsiasi tipo di tempo, non si lasciano intimorire dalla pioggia, dal freddo o dal vento, ma anzi si sono immerse in uno sport per loro nuovo con la stessa passione dei ragazzi. “Fa sempre piacere vedere ragazzi che si appassionano ad uno sport; il canottaggio coniuga sia il lavoro individuale che di squadra, c’è un continuo mettersi in gioco, vincere contro la fatica; è uno sport pulito, che si fa per sola passione”. Lo sport non è solo performance ma anche relazione, amicizia, unisce la strada, la fatica, la gioia e soddisfazione e, chissà, che non porti alla nascita di futuri campioni.
L’obiettivo finale è quello di formare equipaggi che possano partecipare alla “Festa dello Sport”, momento finale della manifestazione, ma magari anche ai campionati studenteschi regionali. Come disse il grande Pietro Mennea, “Lo sport è bello perché non è sufficiente l’abito. Chiunque può provarci.”
Orientamento al futuro” è il terzo modulo che, per entusiasmo e partecipazione, non si discosta dai precedenti.
La scelta della scuola superiore è una delle prime importanti della vita, una decisione che pone le basi del proprio futuro. L’orientamento è certo un valido aiuto, ma necessita di essere condotto da figure esperte e capaci di comprendere i ragazzi e il loro mondo. Finalità del modulo è quella di potenziare le capacità di orientamento nel panorama delle possibilità offerte dall’istruzione di grado superiore secondario, attraverso la sperimentazione in prima persona dell’organizzazione tipica della didattica laboratoriale, in laboratori appositamente dedicati, orientandosi nel settore tecnico professionale, scoprendo le diverse opportunità per programmare le future scelte di vita. Docenti esperti dell’Istituto Superiore “Luigi Galvani” di Giugliano, partner di progetto, accompagnano i ragazzi in questo percorso con esercitazioni pratiche tipiche delle materie tecniche del primo biennio, con esperimenti ed esercitazioni pratiche di Chimica, Fisica, Elettronica, Informatica. Grande coinvolgimento da parte dei ragazzi, affermano le docenti tutor Loredana Moio e Mirella Savona che commentano così: ”I ragazzi non hanno paura di mettersi in gioco e di sbagliare, hanno voglia di sperimentare. L’entusiasmo, l’attenzione e la partecipazione che vediamo sono tali che vorrebbero non dover andar mai via, il tempo sembra volare. Il progetto sicuramente aiuterà i nostri alunni a fare le scelte più giuste rispettando i loro orientamenti e predisposizioni”.
In sintesi, il progetto Scuola Viva di Quartiere si conferma come un vero e proprio modello educativo, che apre la scuola al territorio e alla comunità scolastica con attività laboratoriali efficaci, i cui protagonisti sono i giovani.
Un ringraziamento particolare va a docenti e dirigenti, della scuola come delle rete, che hanno creduto e credono in quest’idea di crescita condivisa e nel suo valore prima ancora di vederne i risultati, che vogliono che nessun ragazzo e nessuna ragazza siano costretti a riporre troppo presto nel cassetto i propri sogni, che si mettono in gioco perché ognuno possa costruire il suo futuro facendo fiorire liberamente le proprie attitudini e capacità nel luogo, la scuola, deputato a questo obiettivo.

Ragazzi di quartiere