Giovani Scrittori - "Scrivere crea indipendenza"

La Raccolta dei Giovani Scrittori: questo il titolo scelto per la prima antologia di racconti che,  alla presenza dei genitori e del dirigente scolastico, i ragazzi hanno presentato mercoledì primo giugno nell’auditorium della sede centrale, a conclusione del ciclo d’incontri del PON dedicato alla scrittura creativa.

È stato scelto un titolo semplice ma significativo. L’immagine di copertina mostra un seme che si apre, e al suo interno è già contenuta una pianta dalle fronde fitte. La scrittura è questo, come tutte le altre passioni, e forse più di altre perché procede con tempi lenti e lunghi come stagioni. Perché le idee e le persone hanno bisogno di maturare, e scrivere è piantare un seme nel buio. È annaffiarlo e dargli luce. È parlargli e aspettare che germogli quand’è il suo momento. È dargli modo di crescere rispettando i suoi tempi. Insomma, scrivere, come insegnare, è prendersi cura delle piccole cose, delle cose invisibili.

L’esperta del corso, la professoressa Lavinia Petti, autrice di libri di successo, ha fatto questo con i ragazzi, supportata dalla professoressa Rosa Sgammato. Ha piantato dei semi e ha trovato un terreno fertilissimo. I ragazzi sono stati studenti pazienti, all’altezza del percorso difficile che gli è stato proposto. Lezione dopo lezione, hanno esaminato gli aspetti principali che caratterizzano la vita di una storia, a partire da un foglio bianco e dai nascondigli in cui s’annida l’ispirazione, passando per la costruzione di un personaggio attraverso lo studio degli archetipi, arrivando all’analisi dei diversi generi letterari, praticando le più utili tecniche narrative, fino alla comprensione dell’impianto strutturale, con il risalto dovuto agl’incipit e ai finali. Questo cammino è stato segnato da continui riferimenti ai grandi classici della letteratura, di qualsiasi genere, dai romanzi ottocenteschi alle fiabe alla fantascienza. È stata costantemente sottolineata l’importanza della scrittura come sfogo della propria voce interiore, nonché il valore dell’immaginazione come capacità di mettersi nei panni degli altri, per meglio comprenderli.

Ogni lezione ha visto i ragazzi impegnati in una o più attività di scrittura creativa, sia individuali che di gruppo. Oltre trenta racconti sono stati prodotti durante il percorso formativo. Quelli scritti, selezionati e presentati dai ragazzi nella Raccolta dei Giovani Scrittori, sono il risultato finale di questo percorso, e come la vendemmia rappresentano una celebrazione collettiva, una festa per la raccolta delle primizie.

Allo scopo di rendere i ragazzi più consapevoli del lavoro svolto, è stato chiesto l’intervento di alcuni blogger di fama nazionale, che i ragazzi hanno avuto modo di conoscere e intervistare durante il corso. Attraverso la registrazione di video, nel format attualmente utilizzato per pubblicizzare i romanzi editi dalle grandi case italiane, i blogger hanno recensito i racconti dei ragazzi, che in questo modo hanno potuto confrontarsi con critiche e prospettive di esperti esterni, i quali si sono dichiarati entusiasti e stupiti dalla lettura di queste storie.

Sono storie che parlano di temi potenti, inattesi. Parlano di vita e di morte, di malattie, di anime, di scelte, di trasformazione. Sono la voce meravigliosa di un’età spesso inespressa, di esseri umani pronti a volare, che in punta di piedi si muovono su quel terreno fragile e prezioso che sta tra l’infanzia e l’età adulta.

Il percorso ha guidato i ragazzi passo dopo passo nel mondo della scrittura, stimolando la loro creatività e rendendoli consapevoli che la fantasia è un muscolo da tenere sotto allenamento, uno strumento il cui uso si può e si deve costantemente affinare, e che l’immaginazione dà il potere di metterci nei panni degli altri, insegnando l’empatia attraverso un percorso di scoperta personale che  passa anche per la scoperta dell’altro.

Giovani Scrittori