Sperimentiamo Insieme

Il modulo "Sperimentiamo insieme", condotto nell'ambito del PON "10.2.2A-FDRPOC-CA-2020-277 - La scuola che ci piace" dal prof. Raffaele Cremiato nel ruolo di esperto e dalla prof.ssa Marica Ricciardiello come tutor, ha avuto lo scopo di far acquisire ai ragazzi una buona consapevolezza e una discreta manualità con gli esperimenti scientifici, la curiosità della chimica che ci circonda e quanto sia importante conoscere le leggi della chimica e della fisica per affrontare i problemi quotidiani.

  • Realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza
  • Sviluppo del pensiero
  • Conoscere i concetti base del metodo
  • Conoscenza di base degli elementi chimici
  • Sapere condividere gli spazi fisici e
  • Lavorare in gruppo per un fine
  • Utilizzare le conoscenze acquisite in laboratorio nella vita di tutti i
  • Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

RISULTATI ATTESI

  • Potenziamento delle capacità di attenzione, di concentrazione e di memoria
  • Sviluppo delle competenze scientifiche.
  • Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio
  • Contrastare le disuguaglianze socio-culturali e
  • Innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli studenti

 

ATTIVITÀ SVOLTE

Lo scopo di questo PON è stato quello di far acquisire ai ragazzi una buona consapevolezza e una discreta manualità con gli esperimenti scientifici, la curiosità della chimica che ci circonda e quanto sia importante conoscere le leggi della chimica e della fisica per affrontare i problemi quotidiani.

Il programma di questo corso è stato sviluppato sui curricula di tutti e tre anni della scuola secondaria di primo grado ed ha previsto diversi percorsi dalle scienze della vita allo studio della chimica generale e le scienze del suolo.

Le lezioni sono state svolte singolarmente da ogni studente anche se vi è stata molta collaborazione tra i ragazzi e sono state così suddivise:

Lo studio delle rocce

In questa lezione d’introduzione ai ragazzi sono stati presentati i comportamenti e le regole di base che si devono tenere in un laboratorio scientifico (ingresso, sistemazione borse, utilizzo del camice, non alzarsi senza permesso, ecc.…). Insieme a ciò è stata presentata la strumentazione di base del laboratorio (bilancia di precisione, cappe di aspirazione, definizioni di acidi e di basi, utensili di vario genere), la loro corretta lettura e la classificazione della vetreria: Becker, beute, palloncini, cilindri, ecc.…

Nella seconda parte della lezione è stata svolta la prima lezione di laboratorio focalizzata sullo studio delle rocce. Le rocce sono un aggregato di minerali estremamente complesso da riconoscere se non se ne conoscono le proprietà. Queste vengono classificate in rocce ignee o vulcaniche (a loro volta suddivise in intrusive ed estrusive), rocce sedimentarie e rocce metamorfiche.

Osservando una roccia si possono capire tante cose: il colore può essere un buon indicatore di base di quali minerali vanno a costituire quell’aggregato, la presenza e le dimensioni dei cristalli all’interno della roccia, la presenza di residui fossili, una eventuale stratificazione.

Sulla base di questi indicatori sono state identificare diverse rocce tra cui: piroclasti del Vesuvio, tufo giallo napoletano, ignimbrite campana, bombe vulcaniche, rocce metamorfiche, residui carbonatici fossilizzati, e sulla base di questi riconoscimenti sono state completate delle schede di riconoscimento delle rocce.

Osservazione della cellula al microscopio

Da questa lezione in poi abbiamo fatto un focus sulle scienze della vita. Dopo una piccola introduzione e discussione sulla cellula animale e vegetale ai ragazzi è stato presentato il microscopio e ne è stato spiegato l’utilizzo. Dopo di che i ragazzi hanno preparato i vetrini con diverse tipologie di prodotti di uso comune quali: yogurt, fettina di carne, insalata, muschio e cipolla. Per visualizzare meglio la cellula della cipolla è stato utilizzato il blu di metilene.

 

Il nutrimento delle piante per osmosi

In questa lezione i ragazzi hanno visto come funziona il nutrimento delle piante attraverso il fenomeno dell’osmosi. L’osmosi è un fenomeno molto particolare in cui un liquido passa da una soluzione meno concentrata ad una più concentrata. Per vedere come accade tutto ciò abbiamo svolto diversi esempi:

  • Sono stati tagliati diversi pezzi di patate; alcuni di questi sono stati messi in acqua semplice mentre altri in acqua e sale e di entrambi ne abbiamo fatto le pesate;
  • Abbiamo visto come si scioglie il guscio di carbonato in aceto;
  • Sono state incavate due patate ed è stato inserito del sale all’interno. Dopo un po' di tempo il sale è stato ricoperto dall’acqua della

 

 

Estrazione dei pimenti fotosintetici dalla cellula vegetale

In questa lezione i ragazzi hanno visto come si estraggono i pigmenti fotosintetici dalla cellula vegetale con la tecnica della cromatografia su carta. I ragazzi hanno preso delle foglie di spinaci e di menta, le hanno triturate e le hanno immerse in alcool. Dopo qualche minuto hanno filtrato il tutto e hanno messo un puntino di questa soluzione su un cartoncino doppio. Questo cartoncino è stato messo in un barattolo contenente alcol e man mano che il cartoncino assorbiva l’alcool per capillarità trascinava e separava i vari componenti fotosintetici: clorofilla A, clorofilla B, carotenoidi.

 

I miscugli

Non tutte le sostanze che circondano sono formate da una unica componente ma possono essere miscugli di più sostanze. Partendo da questo abbiamo definito i miscugli omogenei (mix di sostanze non riconoscibili nelle singole componenti es: acqua e sale, acqua e zucchero) e miscugli eterogenei (dove è possibile riconoscere tutte le componenti del miscuglio es: acqua e olio).

 

Estrazione del DNA dalla frutta

In questa lezione hanno toccato da vicino il DNA. Partendo dalla definizione delle leggi di Mendel, abbiamo visto come estrarre il DNA dal kiwi. I ragazzi hanno preso un kiwi, lo hanno frullato e dopo aver messo varie componenti come detersivo per i piatti, succo d’ananas ed alcool ghiacciato sono riusciti ad ottenere un concentrato nella soluzione composto principalmente dal DNA del kiwi.

 

Misura del pH delle sostanze e Titolazione Acido Base

In questa lezione è stata fatta la classificazione delle sostanze in base al pH. Abbiamo visto come le sostanze di uso quotidiano possano assumere un carattere acido, basico e neutro. Hanno misurato il pH di acqua e sale, acqua e zucchero, acqua e svelto, ammoniaca, idrossido di sodio, vari succhi di frutta, ecc…

Nella seconda parte dell’esperienza hanno visto come si effettua una titolazione acido base e cosa accade se vengono mescolati un acido forte e una base forte.

Carotaggio e analisi di un suolo

In queste ultime lezioni i ragazzi hanno visto cos’è un suolo e come si classifica. Conoscere le caratteristiche di un suolo è importantissimo per capire quali utilizzi e quali strutture compensative bisogna adattarne per l’integrità.

In primis è stata stabilita una griglia di campionamento nel perimetro della scuola e sono stati raccolti una serie di campioni. Questi sono stati mescolati per ottenere un campione rappresentativo di tutta l’area d’interesse. Questo campione è stato successivamente fatto asciugare per una settimana e una volta che il campione era perfettamente asciutto è stato classificato il tipo di suolo andando a separare le varie componenti: scheletro, sabbia doppia, sabbia fine, limo e argilla.

 

RISULTATI RAGGIUNTI

  • Potenziamento delle capacità di attenzione, di concentrazione e di
  • Sviluppo delle competenze scientifiche.
  • Acquisizione di manualità da parte dei
  • Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di
  • Contrastare le disuguaglianze socio-culturali e
  • Innalzare i livelli di istruzione e le competenze degli

 

 

COMPETENZE TRASVERSALI AGLI APPRENDIMENTI:

Come spesso accade, al lavoro per obiettivi si affianca quello relativo alle competenze. Gli studenti imparano, imparano a fare e imparano ad imparare.

Durante le sessioni di lavoro la mobilitazione delle capacità logiche è sempre condizione imprescindibile: nel formulare e applicare costrutti logici, nel consolidare la progettualità e il pensiero procedurale, nello sviluppare soluzioni ai percorsi. Anche la capacità di comprensione del testo viene stimolata. Le richieste che precedono i livelli spesso contengono espressioni o parole chiave che guidano il lettore attento verso la soluzione.

 

COMPETENZE DI CITTADINANZA:

Proporre attività scientifiche laboratoriali può concorrere a sviluppare abilità e competenze trasversali. Il Decreto n. 139 del 22 agosto 2007 “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo di istruzione” ha individuato, in linea con le raccomandazioni dell’Unione Europea, otto competenze di cittadinanza che ogni ragazzo europeo dovrebbe possedere dopo aver assolto al dovere di istruzione. Il coding sviluppa tutte ed otte le competenze di cittadinanza:

  • Imparare ad imparare: i ragazzi sono messi di fronte a situazioni problematiche, per risolvere le quali devono trovare soluzioni a partire dalle loro Devono dunque formulare strategie efficaci ricercandole all’interno del repertorio posseduto, oppure ideandone di nuove.
  • Progettare: l’essenza stessa della programmazione è la capacità di progettare sequenze di azioni per realizzare un compito.
  • Comunicare: per affrontare i vari compiti richiesti dalle lezioni, occorre leggere la stringa di consegna, comprendere la richiesta e tradurre la strategia risolutiva individuata in un linguaggio specifico (quello della programmazione), inoltre condividere e concordare i percorsi individuati con i Tutto ciò stimola gli allievi ad utilizzare forme comunicative efficaci.
  • Collaborare e partecipare: nei momenti di lavoro in gruppo, gli allievi devono imparare a mediare, a suddividersi i compiti in base alle capacità cosicché ognuno possa apprendere cose nuove e insieme raggiungere l’obiettivo
  • Agire in modo autonomo e responsabile: è stato creato un account personale per ogni allievo, con il quale ognuno può accedere autonomamente alla piattaforma e svolgere le attività seguendo i propri ritmi. È evidente che i bambini devono sapersi autoregolare per gestire i tempi di lavoro, ad esempio durante una pausa tra le attività di classe, oppure durante gli intervalli o nel tempo libero a casa.
  • Risolvere problemi: in ogni livello proposto i ragazzi hanno dovuto affrontare situazioni problematiche di crescente complessità; rispettare il numero di comandi richiesto, raggiungere un obiettivo, evitare gli ostacoli, interagire con ulteriori personaggi presenti o con condizioni poste in
  • Individuare collegamenti e relazioni: essere efficaci solutori implica la capacità di saper fare collegamenti tra ambiti di conoscenza differenti, linguistico, matematico, informatico, spaziale (esempio della creazione di un cerchio) per riorganizzarli e sintetizzarli in nuovi
  • Acquisire e interpretare l’informazione: la capacità critica si sviluppa necessariamente nel momento in cui si devono selezionare le informazioni utili per procedere nella pianificazione

 

STIMOLARE LA CREATIVITA’ E VALORIZZAZIONE I TALENTI:

Proporre percorsi di apprendimento in cui gli allievi siano messi nelle condizioni di creare, mobilitando le competenze acquisite e superando le eventuali difficoltà, attiva un circolo virtuoso: sentirsi consapevolmente competenti genera una forte motivazione e sostiene il pensiero creativo e divergente, che è alla base del pensiero computazionale al quale il coding naturalmente tende.

Anche l’errore diventa una potente occasione di crescita, fornendo nuove possibilità di analisi e conseguente revisione della strategia utilizzata, al pari degli informatici impegnati nel debugging: tollerare la frustrazione e trasformarla in autocontrollo e riflessione.