Francese in Scena - “Le Petit Prince"

Quest’anno gli studenti della Don Salvatore Vitale hanno potuto approfondire la conoscenza della lingua francese grazie al PON “Francese in scena”.

Il progetto ha visto impegnate le Professoresse Assunta Campanile e Francesca Manduca, rispettivamente nel ruolo di “Esperto” e di “Tutor”.

Gli incontri si sono tenuti da marzo fino agli inizi di giugno presso la sede succursale.

L’Esperto ha spiegato la finalità del progetto: “ll modulo prevedeva la realizzazione di uno spettacolo teatrale in lingua francese al fine di implementare la partecipazione attiva degli studenti e la comunicazione in lingua francese. La drammatizzazione resta infatti una tra le più efficaci strategie di apprendimento della lingua nel suo uso quotidiano”.

Gli studenti sono stati coinvolti nella lettura del noto capolavoro letterario: "Il piccolo principe”. Attraverso il testo si è colta l’occasione di affrontare i numerosi spunti di riflessione che offre un’opera così profonda.

I ragazzi sono stati entusiasti di lavorare sui brani, di avere la possibilità di interpretarli, di
studiarne la versione teatralizzata attraverso un video e di realizzare dei veri e propri
oggetti di scena traendo ispirazione dagli acquerelli dell’autore stesso, Saint-Exupéry.

Riuscire a trascinare gli alunni in un mondo così delicato, com’è quello del “Piccolo Principe” e farlo in lingua francese è stata una doppia sfida che è stata vinta ampiamente grazie all’entusiasmo dei ragazzi stessi e alla professionalità delle professoresse.

Ancora l’Esperto ci ha tenuto a raccontare che: "la manifestazione conclusiva del corso ha incontrato l’apprezzamento dei genitori e la soddisfazione degli studenti. Oltre a lavorare sul testo, che ha consentito agli alunni di migliorare la pronuncia e arricchire il loro bagaglio lessicale, i ragazzi si sono dedicati alla cura della loro “manualità” (spesso sacrificata) che li ha portati a realizzare, in previsione della rappresentazione conclusiva nell’auditorium della sede succursale, gli oggetti di scena e i mini-posters ispirati agli acquerelli presenti nel libro, eseguiti dall’autore stesso.
Tutte queste “esperienze” hanno permesso a ciascun studente di “lavorare sulle emozioni” suscitate dalle pagine del racconto, dalle scene del film, dalle musiche ascoltate per poi canalizzarle/convogliarle/indirizzarle verso un prodotto finale che è stato il loro modo di testimoniare quanto interiorizzato”.