I diritti negati delle donne iraniane

Dal 23 novembre 2022 il popolo iraniano è in lotta, da mesi subisce una repressione sanguinosa. Tutti hanno un’unica speranza nel cuore: libertà
Dall’uccisione della giovane Masha Amini, colpevole di non portare correttamente l’hijab, si è sviluppato in Iran un movimento di protesta; il nome di Masha è diventato nucleo di protesta, sulla sua lapide l’iscrizione “NAME –TO RAMZ MISHAVAD", "IL TUO NOME DIVENTERA’ CHIAVE”.

La protesta sta coinvolgendo l’intera comunità iraniana, tutti contro l’oppressione di un sistema teocratico di cui, specialmente le donne, sono vittime; e sono loro che stanno dando un segnale
fortissimo di come in quella nazione ci siano oppressione e violenza. In Iran, ancora una volta, le donne sono voce e avanguardia della necessità di cambiamento, le generazioni più giovani corrono il rischio di manifestare perché sentono di non avere nulla da perdere, soffiano sul fuoco della ribellione spinti dalla volontà di cambiare il paese in cui vivono e quel regime che opprime, emargina e controlla.

E così gli alunni della 3 N  hanno portato sul palco della scuola l’Iran dei diritti negati, hanno offerto al pubblico presente un intenso momento accendendo i riflettori sui diritti e le libertà negate nel Paese e sulla situazione delle donne iraniane. Hanno dato vita ad una generazione cresciuta sotto un regime di terrore e repressione in uno dei paesi più belli del mondo, hanno spiegato il dramma che le loro coetanee stanno vivendo, hanno gridato la loro indignazione per tutte le donne uccise per il solo desiderio di esprimere la loro femminilità.

Grande emozione negli occhi dei presenti che hanno ascoltato in religioso silenzio, quasi a non voler interrompere la magia di quel momento, e che hanno voluto innanzitutto ringraziare il Dirigente Scolastico  per aver fortemente voluto la loro presenza. La Prof.ssa Giulia Palma, assessore all’istruzione del Comune di Giugliano ed ex docente della scuola Vitale, la Prof.ssa Ilaria Fasano, consigliere del comune di Giugliano e docente dell’Istituto Marconi,
le Dirigenti del V e VIII Circolo Didattico di Giugliano, Prof.ssa Sabrina Zinno e Rosaria Perillo, hanno rivolto vivissimi complimenti alla Prof.ssa Gloria Gaudino per aver innanzitutto sensibilizzato gli alunni all’attenzione verso gli altri sviluppando l’empatia e la conoscenza di situazioni che richiedono aiuto e solidarietà e per l’impegno profuso con passione e dedizione dimostrando forte senso di appartenenza ad un istituto che si apre alla sofferenza ed alla solidarietà.

La scuola è luogo educativo e formativo, dove si pongono le basi per lo sviluppo della crescita personale e civica dei futuri cittadini e cittadine: l’uguaglianza, le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle differenze sono dunque, in quest’ottica, temi trasversali e fondativi.

Con la voce rotta dall’emozione hanno espresso i loro ringraziamenti e apprezzamenti agli alunni della 3N che, con il loro entusiasmo, hanno garantito la riuscita della rappresentazione dimostrando capacità espressive e sensibilità davvero notevoli.

La forte collaborazione con la docente ha evidenziato, in ciascuno di essi, una miniera inesauribile di potenzialità, la comprensione che la libertà è un bene prezioso e che il valore e il coraggio delle giovani iraniane non li ha lasciati indifferenti. Le Dirigenti Scolastiche hanno quindi espresso il desiderio di avere quanto prima i giovani attori presso la loro scuola.

Il mondo è cambiato, le donne sono cambiate, eppure qualcosa non ha subito lo stesso processo se ancora le donne chiedono LIBERTA'. Gli alunni hanno capito che manca ancora attenzione da parte del mondo occidentale, manca attenzione a quel grido che sta coinvolgendo anche gli uomini e questo è un fatto importante perché il tema della violenza di genere non è solo un tema femminile ma riguarda tutti e sarebbe giusto che tutti la combattessero.

Per tutte le donne che ancora combattono, i meravigliosi versi di Alda Merini.
A tutte le donne
Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso
sei un granello di colpa
anche agli occhi di Dio
malgrado le tue sante guerre
per l’emancipazione.
Spaccarono la tua bellezza
e rimane uno scheletro d’amore
che però grida ancora vendetta
e soltanto tu riesci
ancora a piangere,
poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli,
poi ti volti e non sai ancora dire
e taci meravigliata
e allora diventi grande come la terra                                                  
e innalzi il tuo canto d’amore
Alda Merini