"Riprendiamoci le nostre terre" tra i 5 vincitori del concorso "Cantieri di idee"

Ex RESIT e S. Giuseppiello, aggiornamento sulle “nostre” terre, messe in sicurezza o fito-bonificate, da restituire alla cittadinanza 

Lezione all'aperto di tutela del territorio con De Biase e Fagnano, con l’introduzione in videoconferenza dello street artist Jorit giovedì 27 maggio 2021, a partire dalle ore 10, nel cortile esterno della succursale.
Giovedì 18 marzo, nell’ambito dell’evento “Adottiamo la RESIT” – CANTIERI DI IDEE per #SOStenibilmente, gli studenti della Scuola Secondaria di 1° grado “Don Salvatore Vitale” avevano già intervistato a distanza tre relatori d’eccezione:
  • Dott. Mario De Biase, già Commissario governativo alle Bonifiche dell’Area Vasta di Giugliano in Campania.
  • Prof. Massimo Fagnano, Professore di agronomia e coltivazioni erbacee del Dipartimento di Agraria, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
  • Dott.ssa Tonia Limatola, Assessora alla Pubblica Istruzione del Comune di Giugliano in Campania, con delega alla Terra dei Fuochi.

Cos’è oggi la RESIT? Cosa era ieri? Si tratta di una ex discarica industriale, nel Comune di Giugliano in Campania, che ha smaltito illegalmente in 27 metri di profondità tonnellate di rifiuti tossici.

Oggi la RESIT è stata confiscata al suo proprietario e messa in sicurezza dal Commissario governativo alle Bonifiche della Terra dei Fuochi, Mario De Biase, tra il 2010 e 2019.

Dal 2019, scaduto il mandato e collocato a riposo dall’INPS, il Commissario uscente sta ancora aspettando che Regione, Stato o Città Metropolitana se ne prendano carico, per non mandare alla distruzione quanto costruito fino ad adesso.

Oggi, messa in sicurezza da manti erbosi, sistemi di captazione di gas e di percolato, l’ex discarica è diventata un parco formato da 500 alberi e 8000 arbusti che caratterizzano il luogo, abbellito dai murales dello street artist Jorit dei due giornalisti simbolo della lotta alla criminalità organizzata: Giancarlo Siani e Peppino Impastato.

D: Commissario De Biase, quali altri progetti avrebbe voluto realizzare nell’Area Vasta se non fosse stato collocato a riposo con tanta solerzia? Chi l’ha spinta ad andare in pensione non concedendole una proroga?

La risposta del dott. De Biase: "Non considero utile né necessaria l'esistenza ad oltranza del “commissario straordinario”. La RESIT deve essere gestita come parco pubblico da un'amministrazione ordinaria. Chi mi ha collocato a riposo? L’INPS, per l’età anagrafica. Chi non mi ha supportato? La Regione Campania e la passata amministrazione del Comune di Giugliano."

Il commissario ha poi posto il problema del “Chi ci mette i soldi per la manutenzione?”.

Ed ecco che il messaggio viene rivolto esplicitamente all’assessora, Tonia Limatola: per la RESIT, ci sono circa 20 milioni di fondi, stanziati durante il suo mandato, oltre ai soldi che verranno sequestrati, terminate tutte le fasi dei processi a loro carico, a chi ha inquinato E dovrà sostenere le spese già sostenute dal Commissario per il recupero, la messa in sicurezza e la fito-bonifica, secondo quanto prevede la normativa vigente.

La manutenzione del parco richiede dei costi, ma i soldi per iniziare ci sono. Servono a gestire gli impianti di elettricità, di antincendio, di irrigazione, di estrazione del percolato, delle torce per la captazione dei biogas; servono a gestire il servizio di video sorveglianza, di guardiania e di manutenzione del verde pubblico.

Ed è per questo motivo che la scuola “Don Salvatore Vitale” vuol dare il suo piccolo contributo, “adottandola”, con un evento che la apra al pubblico, per farla conoscere così come è diventata ora, con ingressi scaglionati, se in presenza, con stand informativi nei punti “nevralgici” della ex discarica, normativa anti–covid permettendo, altrimenti con un tour virtuale per una web-conference. In presenza o a distanza giovani guide determinate e documentate sapranno illustrare le principali trasformazioni che hanno visto riqualificare una terra devastata dall’ingordigia di guadagni sporchi di gente senza scrupoli.

L’assessora Tonia Limatola ha poi registrato l’informazione, dicendosi disponibile a monitorare l’utilizzo del FUG, Fondo Unico della Giustizia, per la gestione della RESIT, augurandosi che quanto prima il parco possa essere aperto al pubblico, come centro di studi di recupero ambientale attraverso tecniche innovative e alternative, come quelle messe a punto dalla Facoltà di Agraria. Il suo operato di assessora con delega alla Terra dei Fuochi dovrà essere supportato da tutta l’Amministrazione del Comune di Giugliano, primo fra tutti dall’assessore all’Ambiente. Farà tutto quello che è nelle sue funzioni per tenere in vita il piccolo miracolo messo in atto dal Commissario De Biase, intercedendo con le istituzioni perché venga superata questa fase di stallo che perdura dal 2019.

Tutto con la piena consapevolezza che i rapporti tra Comune di Giugliano, Regione Campania e Città Metropolitana non sono dei migliori: ancora forti sono le richieste ad installare nuovi impianti di trattamento di rifiuti nel giuglianese, ma il Comune non è affatto intenzionato a cedere a queste richieste.

Ed eccoci arrivati alla “best practice”, pluripremiata dalla Comunità Europea: EcoRemed sta lavorando nell’ex terreno agricolo di 65.000 mq., confinante con la ex RESIT, con i pioppi neri che sono come delle vere e proprie pompe che assorbono attraverso le radici i metalli pesanti sversati dalle eco mafie locali.

La domanda al prof. Fagnano: I metalli pesanti come CROMO, ZINCO e MAGNESIO non sono un pericolo per le piante perché non vengono da queste assorbiti. Dov’è il problema?

Il problema è nel CADMIO, risponde il professore, perché è un minerale molto pericoloso e viene scambiato, molte volte, per il calcio, sia dalle piante che dagli esseri umani. In 3000 mq. permane ancora una certa quantità di cadmio bio-disponibile, che presumibilmente verrà completamente assorbita nel giro di 7 o 8 anni. Le analisi delle radici dei pioppi, estirpate a fatica qualche giorno fa, saranno pubblicate fra qualche mese e ci diranno quanto stanno assorbendo.  Oggi il terreno di S.Giuseppiello è stato affidato, dal custode giudiziario, al Dipartimento di Agraria e, quando sarà finito il processo di confisca dei beni, lo stesso Dipartimento, ha dato la disponibilità, all’Agenzia Nazionale dei Beni confiscati alla mafia, a prendersene in carico la gestione. La falda acquifera non risulta affatto minacciata.

E allora tutto è stato messo in sicurezza nella cosiddetta Area Vasta di Giugliano? Purtroppo no. Il Commissario uscente Mario de Biase ricorda la discarica di Novambiente, ancora più pericolosa della RESIT. Ma da lì i segnali di fumo della Terra dei Fuochi ancora non si sono spenti.

Ivana B. - Simone C. – Matilde e Nicola D. – Roberta M – Ilaria M. – Giuseppe S.