Legalità a scuola tra Bullismo, Cyberbullismo e la minaccia delle Challenge
CARABINIERI IN CATTEDRA ALLA DON SALVATORE VITALE PER PARLARE DI BULLISMO E CYBERBULLISMO
![]() |
![]() |
Insegnanti d’eccezione giovedi 7 aprile 2022 presso l’auditorium della sede centrale.
I carabinieri hanno incontrato gli alunni per una “lezione” diversa dal solito, utile a divulgare preziosi consigli per mettere in guardia i giovani studenti dai pericoli correlati al bullismo e cyberbullismo.
Presenti le tre classi 1C, 1I e 2 F della sede centrale che hanno presentato dei loro lavori sul tema ed una significativa rappresentanza delle altre classi attraverso un collegamento in videoconferenza direttamente dalle aule o, per gli alunni in didattica a distanza, da casa.
Il Dirigente scolastico, Prof. Giovanni Fornataro ha rivolto il saluto e ringraziamento della comunità ai presenti, la Dott.ssa Tonia Limatola, assessora alla Pubblica Istruzione del comune di Giugliano, il comandante della stazione dei Carabinieri di Varcaturo/Lago Patria, Maresciallo Maggiore Procolo Petrungaro, il Tenente Serafino Palumbo della stazione dei Carabinieri di Sant’Antimo, ed in collegamento a distanza la dottoressa Odile Mannini, Criminologa e Mediatrice Familiare.
L’iniziativa, la prima in presenza del suo genere dopo la pandemia, ha rappresentato un momento di particolare attenzione della scuola e delle strutture pubbliche su una tematica delicatissima a cui si presta grande attenzione sia in centrale che in succursale.
Il Tenente Palumbo ha spiegato al giovane e attento pubblico il fenomeno del bullismo e le conseguenze sociali e penali di tale comportamento, evidenziando quanto sia importante esserne consapevoli per non ritrovarsi potenziali vittime, o autori di un vero e proprio reato.
Il Maresciallo Maggiore Petrungaro si è soffermato sul fenomeno del cyberbullismo, manifestazione in rete di una serie di azioni violente e intimidatorie esercitate su una vittima da un bullo o gruppo di bulli. Il Maresciallo ha precisato come la differenza principale rispetto al bullismo risieda proprio nella individuazione del luogo dove gli eventi si sviluppano, poiché nel caso del bullismo l’aggressione, fisica o psicologica, avviene in un luogo reale dove vittima e carnefice sono faccia a faccia; nel cyberbullismo, invece, si diffonde sul Web o sui social, adattandosi alle regole della rete. Anche rispetto al cyberbullismo è fondamentale la consapevolezza dei possibili reati connessi, per non trovarsi coinvolti in accuse di diffamazione, stalking o pedopornografia.
Con grande emozione tutti i presenti hanno ascoltato la storia di Amanda Todd che, vittima della rete, pubblicò un video sui canali social nel quale raccontava la sua esperienza tramite una serie di biglietti con frasi ad effetto.
Bullismo, prevaricazioni di gruppo, rischi nell’uso dei social, sono temi che i carabinieri affrontano non solo con la repressione ma soprattutto con la prevenzione, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare nei giovani la coscienza sociale basata sul rispetto dell’altro, delle regole e delle leggi.
L’incontro si è concluso con un invito rivolto a tutti gli studenti che potrebbero trovarsi a subire atti di bullismo o semplicemente, ad esserne testimoni e parlarne.
E di questo parere è stata anche l’assessora Tonia Limatola, che ha ribadito l’importanza del parlare di questi temi, perché i ragazzi devono acquisire i mezzi per conoscere il fenomeno e potersi difendere. Incontri come quello descritto sono quindi importanti per trasmettere fiducia negli adulti e coscienza dell’importanza di denunciare quando si è vittima di atti persecutori sia in presenza che sul web.
Bulli e vittime: apparentemente agli antipodi ma uniti dalla solitudine, dall’incapacità di esprimere le proprie emozioni e di relazionarsi in modo “sano” con i coetanei. La scuola non ignora questi fenomeni; tutto il personale è pronto a cooperare prevenendo e contrastando ogni forma di violenza e di prevaricazione.
Significativo infine l'intervento della criminologa dott ssa Odile Mannini, che con la sua attenta analisi sulla nuova tendenza tra i giovani delle Challenge, come sfide oltre i propri limiti, ha evidenziato l'importanza di dover fare di più per bloccare i siti che le propongono in tempo, prima che le vittime superino la deriva del buio impalpabile del web.
La preparazione dei giovani studenti ad un uso responsabile dei social network deve dunque essere l'obiettivo prioritario di una formazione che porti ad evitare l'accadere delle tragedie cui queste scuse inevitabilmente possono portare con drammatica frequenza. La scuola in questo può e deve fare molto.